A novembre 2022 l’Acquirente Unico ha pubblicato l’esito delle procedure concorsuali per identificare gli assegnatari del servizio di Salvaguardia per gli anni 2023 e 2024. Dal 1° gennaio 2023 ci sono ulteriori aumenti per le aziende servite in regime di salvaguardia nel centro-sud Italia. Enel ed Hera Comm infatti puntano in alto con la Salvaguardia, e affossano il mercato per coloro che si ritrovano sprovviste di un contratto per la fornitura dell’energia elettrica. Mentre A2A nelle regioni del Nord è un po’ più “clemente”, fornendo un prezzo più competitivo. In un momento di mercato come questo, dove molti fornitori tendono ad alleggerire il loro portafoglio, a ridurre il loro “parco” clienti e a chiedere per le forniture di energia il rilascio di depositi cauzionali e formule di pre-payment, coloro che rimarranno senza contratto (molte società in tutta Italia) confluiranno tutti nel mercato di Salvaguardia.
L’Acquirente Unico ha individuato i fornitori vincitori assegnati a ogni regione italiana e autorizzati a erogare i propri servizi all’interno del Servizio di Salvaguardia e il relativo Parametro Ω Omega da loro stabilito, ossia il valore della maggiorazione economica che viene applicata dal fornitore di salvaguardia al prezzo finale dell’energia che viene erogata all’utente finale. Di seguito ci sono i nuovi fornitori divisi per singole regioni che si troveranno a prestare servizio per i prossimi due anni 2023-2024.
Il parametro Ω (Omega) corrisponde alla base delle gare d’asta dell’Acquirente Unico e si tratta di una maggiorazione applicata al prezzo dell’energia all’ingrosso da parte dell’esercente del Servizio di Salvaguardia, a titolo di garanzia in quanto la maggior parte dei clienti del Servizio di Salvaguardia è costituita soprattutto da imprese con difficoltà finanziarie. Il maggior fattore di rischio di cui si fanno carico i fornitori è remunerato con un sovrapprezzo, il Parametro Ω Omega appunto. Questo parametro è differenziato per area geografica e per esercente ed è posto come base nelle gare d’asta indette dell’Acquirente Unico. È differenziato per area territoriale e fissato per periodi regolamentari di 3 anni, il suo valore varia da un minimo di 15,90 €/MWh in Lombardia fino a un massimo di 202,41 €/MWh in Sicilia. Nonostante i prezzi all’ingrosso abbiano subito una contrazione, il fattore Omega medio è nettamente aumentato, facendo si che il servizio di salvaguardia sia diventato economicamente meno conveniente rispetto alle offerte del mercato libero. Questi prezzi, considerando anche la crisi energetica, rischiano davvero di far saltare il sistema produttivo italiano.
Dalla prima approvazione dell’emendamento della fine del mercato tutelato che risale ad agosto 2018, ci sono stati diversi rinvii e proroghe che oltre agli slittamenti delle misure previste, hanno coinvolto anche dei cambi importanti in bolletta. Ne abbiamo parlato su questo articolo a ottobre, dove abbiamo spiegato le principali novità sui nuovi indici di riferimento per il mercato tutelato. Le tariffe di maggior tutela sono state pensate dall’AEEG come strumento di riferimento certo per tutta quella fascia di clientela meno “forte” sotto il profilo contrattuale. L’obiettivo è quello di costituire un riferimento di prezzo certo nella scelta del nuovo fornitore. Ma visto che siamo vicini al progressivo passaggio dal mercato tutelato a quello libero, prevedendo le date dalle quali i servizi di tutela di prezzo non saranno più disponibili, facciamo un piccolo riassunto delle differenze sostanziali tra i due regimi:
- I servizi di tutela sono i servizi di fornitura di energia elettrica e gas naturale con condizioni economiche e contrattuali definite dall‘Autorità destinati ai clienti finali di piccole dimensioni (quali famiglie e microimprese) che non abbiano ancora scelto un venditore nel mercato libero.
- Si definisce Servizio di Salvaguardia la fornitura dedicata agli utenti alimentati in media tensione o alle aziende in bassa tensione con più di 50 dipendenti o un fatturato annuo superiore a 10 milioni di euro che, successivamente all’entrata in vigore del libero mercato dell’energia:
- non hanno ancora scelto un fornitore del libero mercato o, per qualsiasi motivo, ne sono rimasti privi;
- hanno disdetto un contratto con un fornitore e non ne hanno firmato uno nuovo.
Il prezzo di salvaguardia si identifica come un vero e proprio prezzo da libero mercato formulato dall’Acquirente Unico per tutti quei clienti non ammessi al regime di maggior tutela e ancora forniti dal distributore locale.
Per quanto riguarda le condizioni economiche di contratto, i prezzi del Servizio di Salvaguardia sono stabiliti da ciascun esercente sulla base di modalità di calcolo stabilite dal decreto del Ministro dello Sviluppo Economico e sono destinati alla copertura dei costi di approvvigionamento, dei servizi di dispacciamento e dei costi di commercializzazione. Con Elyx potrai verificare in modo automatico la correttezza delle fatture energetiche, in Servizio di Salvaguardia, dei tuoi fornitori. Un semaforo indicherà l’esito delle attività di controllo per evidenziare errori ed anomalie relativi a differenti aspetti:
- Controllo delle componenti e della modalità di calcolo fissate dal Ministro dello Sviluppo Economico
- Coerenza con contratto di fornitura stabilito dal fornitore in base alle disposizioni dell’ARERA
- Confronto con i consumi del distributore
Le condizioni generali di contratto, le condizioni economiche e i prezzi applicati all’energia in Servizio di Salvaguardia sono stabiliti dalle aziende esercenti il Servizio di Salvaguardia in base alle disposizioni dell’ARERA e alle modalità di calcolo fissate dal Ministro dello Sviluppo Economico. Nello specifico, i prezzi applicati sono calcolati come segue:
- Somma del valore del parametro Ω (Omega);
- Somma l’andamento del PUN;
- Costi relativi al servizio di dispacciamento;
- Prezzo per la copertura dei costi di trasporto;
- Prezzo del costo degli oneri di sistema;
- Prezzo dei costi di commercializzazione;
- Corrispettivo CSAL a copertura degli oneri per la morosità.
Con Elyx puoi controllare la correttezza di tutte le voci di spesa della tua fattura in Servizio di Salvaguardia. Oltre al controllo della normativa adeguata, la piattaforma controlla anche la coerenza con il contratto di fornitura del fornitore e fa un confronto con i consumi del distributore (curve di carico).
Facciamo un esempio pratico: Consideriamo la Calabria:
- STG costa PUN+3/5 €/MWh (fornitore HERA COMM)
- SALVAGUARDIA costa PUN + 123,4 €/MWh (fornitore HERA COMM)
Come difendersi se il distributore mi manda in Salvaguardia anziché il Servizio a Tutele Graduali?
Se dopo avere controllato i costi del Servizio di Salvaguardia, restare all’interno del regime ti risulta oneroso puoi sempre valutare di cambiare fornitore e passare al Mercato Libero. Elyx ti puoi venire incontro anche in questo caso fornendoti tutte le comparazioni necessarie per:
- Poter rivalutare un altro fornitore, applicando valutazioni di differenti contratti di fornitura;
- Generare delle simulazioni di spesa energetica per coprire diversi scenari previsionali;
- Valutare la spesa energetica a seconda della classe di energivorità o cambio di potenza.
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Se vuoi sapere di più sul Servizio di Salvaguardia leggi questo articolo dedicato al fallimento della GreenNetwork Su questa tematica abbiamo fatto anche un webinar dove abbiamo spiegato come funzionano i mercati di ricaduta e come puoi usare ELYX per scegliere il miglior contratto di fornitura, clicca qui se vuoi rivederlo.
Fonte: Acquirente Unico